Il CAI Carmagnola, dopo la chiusura del 2024 che ha portato il numero di tesserati in aumento dai 233 a 259, apre il nuovo anno 2025 nel segno della continuità e con sempre nuove iniziative in programma. In particolare c’è da segnalare l’insediamento del nuovo direttivo che rimarrà in carica per il triennio 25/27 Sono stati confermati, con alcuni modifiche di incarichi: PILONE Claudio – Nuovo Presidente AUDISIO Domenico – Past Presidente/Consigliere REDANA Giovanni – Consigliere
RITTA’ Mauro – Referente Bivacco Carmagnola – Consigliere Nuove nomine: FISSORE Renata – Vice Presidente. CORDERO Eleonora – Consigliere Referente delegata a rappresentare la Sezione presso il Cai Regionale e presso la Sede Centrale VASCHETTI Margherita – Consigliere Vengono confermati inoltre: BOSCO Teresio, BOSIO Simone e LEONCINO Claudio – Revisori dei Conti. QUARANTA Tonina – Segretaria Viene nominata INGLESE Rosa – Tesoriere Commissioni esterne: GENERO Sergio – Corsi FIORINO Franco – Museo TUNINETTI Paolo e CESANA Beniamino – Escursionismo Per i prossimi anni, come sempre, si cercherà di dare spazio ed opportunità a tutti i soci di tutte le età. Per i più giovani, ma non solo: corsi e/o giornate di avvicinamento all’alpinismo, allo scialpinismo e all’arrampicata. Per tutti i soci: gite sociali, una volta al mese. Per il gruppo Senior: gite infrasettimanali Uscite escursionistiche in MTB Serate di cinema in collaborazione con il Cinema Elios Carmagnola Presentazioni di libri in collaborazione con la Biblioteca Civica Rayneri-Berti di Carmagnola . Con l’intento di fare il possibile per accontentare tutte le richieste dei nostri tesserati, il nuovo direttivo augura a tutti i soci e simpatizzanti un buon anno, che sia una buona montagna per tutti.
Cari Soci, non arrivati i bollini 2024, da questa sera, mercoledì 8 novembre 2023, iniziamo con i rinnovi tessere. La sede di via Bobba 10 a Carmagnola, è aperta tutti i mercoledì sera dalle ore 21,00 alle ore 22,30.
Il bivacco Carmagnola è pronto per la stagione invernale, per la neve e per il freddo.
Da alcuni giorni infatti, la parte bassa della nuova porta sdoppiata, è stata bloccata preventivamente per evitare il blocco della stessa in presenza di ghiaccio e agevolare l’ingresso con la sola parte superiore in presenza di neve (il predellino interno faciliterà l’ingresso e l’uscita). In più, ora, il bivacco è anche provvisto di calde coperte. Si ricorda inoltre, che vige l’obbligo dell’uso di sacco letto o sacco lenzuolo. Come sempre, ci si augura che gli ospiti ne facciano un buon uso. Grazie
Una bella escursione nella Valle Gesso, rinfrescata con un po’ di grandine! Siamo partiti in 10, escursionisti di ogni età, dai 16 agli 77 anni, venerdì mattina 5 agosto dalle Terme di Valdieri, per raggiungere il rifugio Questa a 2388 mt: la salita, che prevedeva un dislivello di 1020 mt, si è svolta con un progressivo ridursi delle temperature, che sono rimaste comunque più alte della media, anche in quota (18-20 gradi). Abbiamo superato il rifugio Valasco, già Casa di Caccia della Famiglia Savoia (che però è poi rimasto in vista per tutta la salita, fino al rifugio Questa, sempre più piccolo!). Il territorio della Casa di Caccia è diventato il Parco naturale delle Alpi Marittime. Salendo nella Valle del Valasco, siamo arrivati al lago del Claus, dove un coraggioso del gruppo ha fatto il bagno! Il Rifugio Questa ci ha accolto con la sua spartana bellezza e siamo riusciti ad evitare la pioggia pomeridiana, di breve durata: il lago delle Portette, pur diminuito nella sua portata, vedeva specchiarsi interamente la Testa del Claus nelle sue acque. Tra i frequentatori del rifugio in quei giorni, anche la campionessa olimpica di slalom parallelo con medaglia d’oro (Cortina di Ampezzo 2021) Marta Bassino. Siamo andati a letto presto, dopo una ottima cena all’aperto, per partire al mattino dopo, sabato 6 agosto, ed evitare, se possibile, la pioggia annunciata per le 14.
La salita, verso il colletto del
Valasco e i laghi di Fremamorta, ci ha visto percorrere una bellissima strada
militare, molto ben conservata, costruita con la pietra del posto: panorami
meravigliosi che mostrano la particolarità della Valle Gesso, le alte vette e i
valloni profondi che obbligano a discese e risalite! Abbiamo proseguito verso
il rifugio Elena (1853 mt.), scendendo un tratto molto scosceso e culminato con
un passaggio in pietraia e lì ci siamo fermati per pranzo, dove ci è stato
offerto un ottimo caffè casalingo! Il rifugio è affidato alla gestione della
Sezione di Genova degli Alpini e ci ha permesso una ottima sosta. La salita
verso il rifugio Remondino (2464 mt.) è iniziata sotto ottimi auspici di bel
tempo e ci ha permesso una bellissima osservazione della valle Assedras: questa
salita è caratterizzata da costanti gradoni e gradini, scavati nel terreno
roccioso che permettono una, seppur dura, costante salita. Purtroppo le
previsioni meteo non sbagliavano e con precisione alle 14 è iniziato a piovere:
alcuni membri del gruppo erano già arrivati e al riparo, altri, seppur ben
coperti ed equipaggiati, hanno terminato la salita, prima sotto la pioggia e
poi sotto una grandine battente, che ha presto trasformato il sentiero in
salita in un rivolo di ruscelletti. L’arrivo in rifugio dell’ultimo gruppetto è
stato salutato con gioia da tutti e ci siamo ristorati con la ottima crostata
fatta in casa, appena sfornata, accompagnata da una tazza di the caldo!
Purtroppo il peggiorare delle
condizioni meteo e la nuova previsione di pioggia, prevista per domenica 7
agosto alle 12, non ci hanno consentito di proseguire con il passaggio finale
del nostro giro, l’attraversamento del sentiero in pietraia verso il rifugio
Bozano (2454 mt.): Chiara e Pietro, gestori del rifugio Remondino, ce lo hanno
sconsigliato, sia per il percorso ancora bagnato dalla grandinata del giorno
precedente, sia per le previsioni attese del meteo. Abbiamo così intrapreso la
discesa verso le Terme di Valdieri, passando dal Gias delle mosche, in mezzo
alle nuvole che salivano verso l’alto; il nostro sguardo, anche arrivati a
valle era però sempre rivolto alle vette, per verificare che avessimo preso la
decisione giusta e l’addensarsi in cielo di cumuli ci ha convinto che scendere,
seppure a malincuore, era stata la decisione più sensata. In montagna, come ha
ottimamente riassunto Beppe Sandri, il decano del nostro gruppetto, ci sono
passaggi difficili e passaggi pericolosi: il difficile si può affrontare con la
giusta esperienza, attrezzatura, preparazione e situazione meteo; il pericoloso
va sempre evitato, perché esula da tutte le condizioni precedenti e ci espone
all’imprevedibile. La montagna ci offre possibilità di conoscenza, paesaggi
incantevoli e grandi momenti di condivisione umana: sta a noi valutare questa
differenza tra pericoloso e difficile, con grande sincerità personale, e goderci
così i tesori che la montagna ci ha disvelato in questi 3 giorni e che ancora
può raccontarci, se impareremo ad avvicinarci con rispetto e attenzione.
Hanno partecipato a questa
bellissima escursione, Simone Careglio, Maria Teresa Grillo, Luigi Ponte, Maura
Quaranta, Marco Raviola, Pietro e Davide Raviola, Margherita Giletti e Beppe
Sandri, oltre a me medesima!